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140.12 u
Metallo di transizione interna, lantanoide
Il cerio è un metallo argenteo, duttile e relativamente morbido appartenente al gruppo dei lantanoidi. È il più abbondante tra gli elementi classificati come terre rare, anche se tecnicamente non è raro nella crosta terrestre. Si trova principalmente nei minerali monazite e bastnasite, da cui viene estratto per scopi industriali.
Questo metallo è altamente reattivo con ossigeno e acqua, formando rapidamente un ossido protettivo sulla sua superficie. In forma pura, il cerio può essere facilmente lavorato a causa della sua morbidezza, ma diventa più resistente in leghe con altri metalli.
Il cerio ha molteplici utilizzi in ambito industriale e tecnologico. È comunemente impiegato nei:
Inoltre, trova applicazione in settori emergenti come la produzione di materiali avanzati per celle a combustibile e accumulatori energetici.
Il cerio è stato scoperto nel 1803 dai chimici svedesi Jöns Jakob Berzelius e Wilhelm Hisinger, indipendentemente dal tedesco Martin Heinrich Klaproth. Il suo nome deriva dal pianeta nano Cerere, scoperto poco prima della sua identificazione chimica.
Una delle sue caratteristiche più peculiari è l'infiammabilità in forma di polvere fine, rendendolo pericoloso ma anche utilissimo in accenditori. Questa proprietà è sfruttata nei prodotti piroforici e nei materiali ad alta energia.
Il cerio continua a essere al centro di studi avanzati, specialmente per le sue applicazioni in:
Grazie alla sua versatilità, il cerio ha il potenziale per essere un elemento chiave in soluzioni energetiche innovative e sostenibili.