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Elemento artificiale, metallo di transizione interna, attinoide
Il fermio è un elemento chimico radioattivo con simbolo Fm e numero atomico 100. È stato scoperto nel 1952, durante lo studio dei prodotti della detonazione della prima bomba a idrogeno. Prende il nome dal fisico Enrico Fermi, celebre per il suo contributo alla fisica nucleare. Il fermio è un elemento estremamente raro, prodotto artificialmente in piccoli quantitativi all'interno di reattori nucleari, dove viene generato tramite bombardamento neutronico di elementi più leggeri.
A causa della sua elevata radioattività e delle difficoltà legate alla produzione in quantità significative, il fermio ha applicazioni limitate. Viene utilizzato principalmente nella ricerca scientifica per studiare le proprietà nucleari e per comprendere meglio i processi di decadimento radioattivo, contribuendo all'espansione delle conoscenze sui nuclei atomici pesanti.
Il fermio è uno degli elementi più pesanti che possa essere prodotto in quantità misurabili, sebbene ogni campione sia di dimensioni estremamente ridotte. Inoltre, a causa della sua radioattività, il fermio non esiste naturalmente sulla Terra, ma viene creato solo in condizioni controllate. Ha svolto un ruolo fondamentale nella ricerca nucleare, aiutando gli scienziati a sviluppare teorie sulla stabilità dei nuclei superpesanti.
La ricerca sul fermio e su altri elementi superpesanti rappresenta una frontiera della fisica nucleare. Gli scienziati sperano che studi approfonditi possano offrire nuove intuizioni sulla struttura dei nuclei atomici e sulle forze che li tengono uniti. Esplorando la possibilità di creare isotopi più stabili, si potrebbe scoprire una "isola di stabilità", dove elementi con massa atomica elevata avrebbero una durata maggiore e, quindi, potenziali applicazioni future.