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Metallo di transizione
Il palladio è un metallo di transizione con simbolo chimico Pd e numero atomico 46. Fa parte del gruppo del platino ed è un elemento prezioso e raro. È stato scoperto nel 1803 da William Hyde Wollaston, che lo isolò dal platino. Il palladio è noto per la sua alta resistenza alla corrosione e la sua capacità di assorbire grandi quantità di idrogeno, rendendolo utile in una serie di applicazioni industriali.
Il palladio è ampiamente utilizzato in catalisi, specialmente nei convertitori catalitici dei veicoli, dove aiuta a ridurre le emissioni di gas nocivi. Inoltre, viene utilizzato in gioielleria, nell'elettronica per la produzione di componenti elettronici e nelle batterie ricaricabili. È anche impiegato in chimica per reazioni di idrogenazione, in particolare per la sintesi di composti organici.
Il palladio è uno degli elementi che fa parte dei "metalli del gruppo del platino", che comprende anche platino, rodio, iridio, osmio e rutenio. È un metallo relativamente leggero rispetto agli altri membri del gruppo e ha una colorazione bianco-argentea. La sua scoperta è stata fondamentale per l'avanzamento delle tecnologie in ambito automobilistico e chimico.
La ricerca sul palladio continua a essere attiva, soprattutto nel campo della catalisi e delle tecnologie di riduzione delle emissioni. In particolare, gli scienziati stanno cercando modi per migliorare l'efficienza dei convertitori catalitici e ottimizzare il recupero del palladio, dato che è un elemento costoso e la sua domanda continua a crescere. Altre aree di ricerca includono l'uso del palladio in celle a combustibile e nella sintesi di nuovi materiali ad alte prestazioni.