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95.95 u
Metallo di transizione
Il molibdeno è un metallo di transizione con simbolo Mo e numero atomico 42. È un elemento chimico duttile, resistente alla corrosione e ha un punto di fusione elevato. Il molibdeno è utilizzato principalmente in leghe metalliche per migliorare la resistenza alla corrosione e per le sue proprietà meccaniche, che lo rendono ideale per applicazioni in condizioni di alta temperatura. È stato scoperto nel 1778 dal chimico svedese Carl Wilhelm Scheele.
Il molibdeno viene utilizzato principalmente nelle leghe metalliche, in particolare nelle leghe d'acciaio ad alta resistenza, grazie alla sua capacità di migliorare la resistenza alla corrosione e la stabilità alle alte temperature. È anche impiegato in applicazioni industriali come filamenti, elettrodi e catalizzatori, oltre che nell'elettronica e nell'industria aerospaziale.
Il nome "molibdeno" deriva dal greco "molybdos", che significa "piombo", in riferimento alla somiglianza dell'elemento con il piombo. Sebbene il molibdeno sia abbondante nella crosta terrestre, viene estratto solo in piccole quantità e in particolare dalla molibdenite, un minerale che contiene solfuro di molibdeno. Il molibdeno è anche essenziale per alcune forme di vita, tra cui le piante, in cui svolge un ruolo nella sintesi di enzimi importanti.
La ricerca sul molibdeno si concentra sullo sviluppo di leghe metalliche più resistenti e su applicazioni avanzate come i catalizzatori per la produzione di idrogeno e altre risorse energetiche rinnovabili. Inoltre, la sua applicazione nel settore energetico e nell'industria elettronica continua a espandersi, grazie alle sue proprietà uniche di conduttività e resistenza alla corrosione.