
62
150,36 u
Metallo di transizione interna, lantanoide
Il samario è un metallo delle terre rare, appartenente al gruppo dei lantanoidi. Si presenta in forma solida e ha un colore argenteo lucido, sebbene tenda a ossidarsi rapidamente a contatto con l'aria, formando uno strato superficiale che ne protegge ulteriormente l'interno. È relativamente stabile nell'aria se asciutto, ma reagisce facilmente con l'acqua e con gli acidi diluiti. Il samario si trova in vari minerali di terre rare, tra cui la monazite e la bastnäsite, e viene estratto principalmente da questi composti tramite processi di raffinazione e separazione chimica. Tra i lantanoidi, il samario è unico per la sua capacità di produrre composti magnetici estremamente potenti, utilizzati in numerose applicazioni industriali.
Il samario è famoso per il suo ruolo nella produzione di magneti al samario-cobalto, i quali sono altamente resistenti alla demagnetizzazione e trovano applicazione in dispositivi che richiedono campi magnetici stabili, come cuffie audio, motori e sensori di precisione. Questi magneti mantengono la loro magnetizzazione anche a temperature elevate, rendendoli ideali per ambienti difficili e applicazioni ad alte prestazioni. Oltre ai magneti, il samario è impiegato in reattori nucleari, dove viene utilizzato come assorbitore di neutroni grazie alla sua capacità di catturare i neutroni e contribuire al controllo delle reazioni nucleari. Inoltre, i suoi composti sono usati nella produzione di vetri speciali e come catalizzatori in alcuni processi chimici.
Il samario prende il nome dal minerale samarskite, che a sua volta è stato chiamato in onore dell'ingegnere russo Vasili Samarsky-Bykhovets, la prima persona a cui sia stato dedicato un elemento chimico. I magneti al samario-cobalto, sviluppati negli anni '70, sono stati tra i primi tipi di magneti permanenti prodotti con terre rare e sono ancora considerati tra i migliori in termini di stabilità e forza magnetica. Un'altra curiosità è che il samario è relativamente abbondante rispetto ad altri elementi delle terre rare: rappresenta circa lo 0,0006% della crosta terrestre. Infine, uno dei suoi isotopi, il samario-153, è usato in medicina nucleare per il trattamento di dolori associati a metastasi ossee, fornendo un'opzione efficace per la gestione del dolore in pazienti oncologici.
La ricerca sul samario è orientata verso lo sviluppo di materiali magnetici avanzati, con l'obiettivo di creare magneti più potenti, durevoli e resistenti alla corrosione. Gli scienziati stanno anche esplorando la possibilità di utilizzare il samario in nuovi tipi di reattori nucleari, dove potrebbe fungere da moderatore di neutroni e contribuire a sistemi più sicuri ed efficienti. Inoltre, il samario è oggetto di studi per applicazioni in optoelettronica e laser, in particolare per le sue proprietà di emissione di luce. La ricerca continua anche sulle sue potenzialità in campo medico: nuovi composti a base di samario potrebbero portare a terapie più mirate per il trattamento di varie malattie, espandendo le possibilità in ambito oncologico e radiofarmaceutico.