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Metallo di post-transizione
Lo stagno è un metallo malleabile e duttile, caratterizzato da un colore argenteo brillante. Ha una resistenza elevata alla corrosione e ossidazione, il che lo rende ideale per rivestire altri metalli, come l'acciaio, per prevenire la ruggine. Si trova nella natura principalmente nei minerali come la cassiterite e, in minor quantità, nel minerale stannite. Questo elemento è noto per le sue due forme allotropiche: una forma metallica stabile a temperature normali e una forma grigia non metallica a basse temperature. La sua proprietà di cambiare forma sotto certe temperature è nota come 'malattia dello stagno'.
Lo stagno è comunemente usato nella produzione di leghe, come il bronzo (stagno e rame) e la lega saldante per l’elettronica (spesso combinato con piombo e argento). È ampiamente utilizzato anche nel rivestimento di lattine per alimenti, poiché la sua resistenza alla corrosione e la sua atossicità lo rendono sicuro per il contatto alimentare. Un'altra applicazione rilevante è nella produzione di vetro float, dove lo stagno fuso è utilizzato come supporto su cui il vetro si forma per ottenere una superficie liscia. Questo processo ha rivoluzionato l’industria del vetro, permettendo la produzione di lastre di vetro con spessori uniformi.
Lo stagno ha un ruolo importante nella storia, essendo stato uno dei primi metalli usati dall’uomo per creare leghe. L’età del Bronzo, infatti, prende il nome proprio dalla lega di rame e stagno utilizzata per realizzare utensili, armi e sculture durevoli e resistenti. La famosa 'malattia dello stagno', causata da temperature sotto i 13°C, provoca il deterioramento dello stagno metallico in una forma grigia polverosa. Questo fenomeno fu un problema storico durante l'invasione della Russia da parte di Napoleone, quando le temperature rigide resero inutilizzabili i bottoni di stagno delle divise dei soldati francesi. Infine, grazie alla sua brillantezza e malleabilità, lo stagno è stato spesso usato per creare fogli decorativi e imballaggi pregiati.
La ricerca attuale sullo stagno è orientata verso lo sviluppo di nuove leghe e materiali di saldatura senza piombo, per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti elettronici. Lo stagno è anche in fase di studio per applicazioni in dispositivi elettronici avanzati, come semiconduttori e batterie, grazie alle sue proprietà di conduzione elettrica. Inoltre, i composti di stagno sono stati sperimentati per applicazioni in campo medico e biotecnologico, in particolare nella formulazione di nuovi materiali antibatterici. L’obiettivo della ricerca futura è ottimizzare l'uso dello stagno in modo sostenibile, sfruttando la sua disponibilità e le sue caratteristiche uniche per sviluppare tecnologie più ecologiche.